Le famiglie dei 153 passeggeri cinesi a bordo del volo MH370 della Malaysia Airlines, scomparso l’8 marzo scorso, hanno iniziato a ricevere i primi indennizzi dalle compagnie di assicurazione. Intano, un satellite thailandese ha rilevato 300 oggetti galleggianti nell’Oceano Indiano, 200 km a sud-ovest della zona in cui si stanno concentrando le ricerche. Ma le operazioni sono state sospese per la giornata di oggi a causa del maltempo sull’area interessata.
Si tratta della seconda sospensione degli ultimi tre giorni e arriva a poche ore dall’annuncio dell’avvistamento di altri oggetti che potrebbero essere, almeno in parte, riconducibili all’aereo scomparso. Dall’hotel Lido di Pechino, intanto, le famiglie dei 153 passeggeri di nazionalità cinese a bordo del volo hanno chiesto di nuovo risposte all’ambasciata malese a Pechino, e lamentato l’assenza di notizie ufficiali riguardo agli sviluppi della vicenda.
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Intanto, come riferisce l’agenzia, Xinhua, la maggiore compagnia di assicurazione cinese, China Life, che ha 32 clienti con familiari a bordo del Boeing 777 della Malaysia Airlines, ha già versato 4,17 milioni di yuan alle famiglie, pari a circa 487 mila euro. La China Pacific Insurance di Shanghai ha invece emesso una prima tranche di pagamenti per 525 mila yuan, poco più di sessantamila euro. Poco meno, invece, 500 mila yuan (58400 euro) sono stati versati dalla Sunshine Insurance ai familiari di una famiglia di tre persone scomparsa nella tragedia.