La realtà diventerà di plastica evidenza venerdì prossimo quando nella sede di Forza Italia in piazza di San Lorenzo in Lucina Silvio Berlusconi insedierà il nuovo comitato di presidenza di FI che il leader ha insediato ieri sera. Una trentina di componenti e alcuni equilibri – quelli composti dalla cosiddetta ‘vecchia guardia’ azzurra – che vengono irrimediabilmente compromessi.
La scelta della data, al di là della fretta del senatore decaduto che il 10 aprile subirà la condanna del tribunale di Milano che deciderà prescrizioni e percorso della pena alternativa di un anno che Berlusconi dovrà scontare, non è un caso: il 27 marzo di 20 anni fa nasceva Forza Italia e dalle sue ceneri è il messaggio del patron di Mediaset – rinasce la nuova formazione.
Una riunione che comunque non avrà solo carattere celebrativo: all’ordine del giorno anche le candidature per le prossime elezioni europee e la ‘pubblicizzazione’ di quello che circola insistentemente in queste settimane: il cerchio magico – composto dal suo Francesca Pascale-Maria Rosaria Rossi e da Giovanni Toti e Maurizio Fiori, responsabile nazionale dei club Forza Silvio – ha vinto su tutta la linea. Nel comitato di presidenza trovano spazio anche altri ‘vecchi’ esponenti dell’establishment azzurro ma in posizioni minori e soprattutto con un margine di veto decisamente ridotto. E non bastano le dichiarazioni di oggi della ‘lealista’ Maria Stella Gelmini a mitigare le convinzioni di chi parla di un partito ormai spappolato.
“Una certa informazione si compiace di rappresentare Forza Italia in modo falso e insieme farsesco. Si preferisce dare credito al gossip e ignorare atti e gesti politici. Forza Italia non é una tribù di capi e capetti, ma un partito con una leadership ventennale ogni volta riconosciuta e battezzata alla fonte della democrazia, il voto degli elettori. Al nostro interno non si combattono guerre né esistono ‘cerchi magici’ per isolare qualcuno di noi, si chiami Verdini o Fitto due protagonisti importanti dei nostri successi”.
“Il presidente Berlusconi non ha mai messo nessuno da parte e ha sempre creduto e ribadito che la novità e l’esperienza sono due qualità decisive che devono convivere in Forza Italia”.
Parole che configgono con quelle di un’altra esponente organica della ‘vecchia guardia’ azzurra, l’ex sottosegretario alla Pa, Micaela Biancofiore: “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Alcuni dirigenti, quelli peraltro che hanno avuto di più, non capiscono che tutto, nella vita, ha un inizio e una fine. Il Presidente vuole volti nuovi. Intende rispondere, come nel 1994, a un’ansia di rinnovamento che è, innanzitutto, morale. Berlusconi non ci chiede di farci da parte, solo di farci di lato”.
E intanto Berlusconi ha pronta la sua strategia: nessun candidato alle europee che ricopra cariche parlamentari, la creazione di 12 mila club Forza Silvio in tutta Italia e un radicamento sul territorio che vuole fare la concorrenza ai meet up di Beppe Grillo.