Bocciata a livello internazionale l’economia del Brasile, colonna portante del Sud America fino a qualche anno fa. L’agenzia internazionale S&P ha tagliato il rating sovrano del Paese, portandolo da ‘BBB’ a ‘BBB-‘, il livello più basso di investment grade.
La bocciatura, secondo S&P, dipende di un mix di “indebolimento del bilancio, fragilità sui conti con l’estero e la prospettiva di una diminuzione delle capacità di intervento di bilancio rispetto a una crescita frenata nei prossimi anni e una difficoltà ad aggiustare la politica prima delle elezioni presidenziali”.
Nel 2008, agli albori della crisi finanziaria globale, i suoi bond avevano ricevuto lo status di investment grade. Due anni dopo il Paese vantava una crescita del PIL del 7,5 per cento. Ora l’economia sta soffrendo il marcato rallentamento della manifattura e la perdita di credibilità del governo, incapace di mettere mano al crescente indebitamento.