Non hanno superato il periodo di prova di quattro mesi, e sono stati licenziati 16 dei 76 lavoratori transitati dall’ex socio privato Sisev alla società regionale di informatizzazione, Sicilia e-Servizi.
Tra i 16 licenziati c’è anche la figlia del boss Stefano Bontade. Insieme agli altri quindici non ha superato il periodo di prova finalizzato a valutarne curricula, professionalità e affidabilità. Per chi invece ha superato l’esame, sarà previsto un contratto a tempo determinato, per un periodo di 18 mesi.
Fatale per i 16 lavoratori, il parere della commissione di “super esperti”, voluta dal commissario dell’azienda, Antonio Ingroia, della quale fanno parte due generali in congedo, un investigatore della Dia e un generale in pensione, due esperti informatici e un professore della facoltà di Ingegneria di Palermo.
Secondo la Uilm, il governo Crocetta sarebbe venuto meno “agli impegni assunti a gennaio con i lavoratori e le parti sociali. Il governatore – prosegue il sindacato – aveva assicurato che nessun lavoratore sarebbe stato licenziato. Sulla vicenda chiediamo un incontro a Crocetta e al commissario della società Antonio Ingroia”.
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