Si è concluso con 9 condanne e 6 assoluzioni il processo di primo grado a Santa Maria Capua Vetere contro 15 persone ritenute legate alla mafia e al clan dei Casalesi, alleate per monopolizzare i trasporti su gomma e i mercati ortofrutticoli del centro sud.
Condannato Gaetano Riina, fratello di Salvatore, “capo dei capi” di Cosa Nostra (6 anni di carcere), il cugino omonimo di “Sandokan”, Francesco Schiavone (12 anni e 9 mesi), suo figlio Paolo (10 anni e 3 mesi). Assolto Nicola Schiavone, figlio di “Sandokan”.
“Sono soddisfatto per la sentenza che, come le due precedenti, conferma l’esistenza di un cartello tra il clan dei Casalesi e mafia corleonese, questi ultimi rappresentati dal fratello minore di Salvatore Riina per controllare un settore nevralgico dell’economia, ovvero l’ortofrutta e il trasporto da e per i mercati di tutt’Italia”. Lo ha detto il pm antimafia di Napoli, Cesare Sirignano, dopo la lettura della sentenza che ha chiuso, nel Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), il processo di primo grado sul patto tra mafia e clan dei Casalesi per il monopolio del trasporti su gomma sull’asse Sicilia-Calabria-Campania-Lazio e nei mercati ortofrutticoli all’ingrosso di tutt’Italia.