Rapito un tecnico italiano vicino a Tobruk, in Libia. Si tratta di Gianluca Salviato, impiegato di una società di costruzioni di Venzone, in provincia di Udine. La notizia è stata diffusa dal Ministero degli Esteri italiano dopo che l’auto sulla quale viaggiava l’uomo è stata ritrovata abbandonata sulla strada. All’interno i medicinali per il diabete di cui il tecnico non può fare a meno.
La Farnesina, che segue con il massimo impegno la situazione, è in stretto contatto con l’ambasciata e l’unità di crisi. Secondo la polizia locale, potrebbe essere stato sequestrato a scopo di estorsione, anche perchè non sembra che ci siano indizi che portino alla pista dell’integralismo islamico. Allo stato attuale, comunque, non si esclude alcuna pista.
Secondo il portavoce dell’azienda “Enrico Ravanelli” per cui lavorava il connazionale rapito, “Gianluca si era recato in città, a Tobruk, per alcuni collaudi ed era atteso in cantiere come al solito. Ma nessuno lo ha visto rientrare. Per cui sono state avvisate le forze dell’ordine di Tobruk e tutte le autorità libiche”.