Un buco nero di 16,6 miliardi l’anno. E soprattutto una spesa in costante crescita. Sono le pensioni d’invalidità erogate dall’Inps in Italia e su cui il commissario straordinario per la spending review, Carlo Cottarelli ha acceso i riflettori mettendo in evidenza alcuni dati anomali.
Ogni otto prestazioni erogate dall’Istituto di previdenza sociale, una è una pensione di invalidità ma soprattutto nell’ultimo anno le prestazioni sono raddoppiate in regioni come la Sicilia, la Calabria, la Sardegna e la Campania, che registrano il doppio delle erogazioni rispetto a Piemonte e Veneto.
Un esercito che in tutta Italia è composto da 2,7 milioni di pensionati con un aumento certificato dalla Corte dei Conti del 37 per cento. Cottarelli dunque sottolinea, nel suo rapporto al governo, che sul peso delle pensioni di invalidità Inps si rileva “una distribuzione territoriale squilibrata che suggerisce abusi”.
In Sicilia, Sardegna, Calabria e Campania, quindi, le principali anomalie ma più in generale come documenta il sito Lavoce.info, “una prestazione su due va al Mezzogiorno dove risiede però solo il 30 per cento del totale dei pensionati. Secondo alcune stime, in Sicilia – ma la situazione è comune ad altre regioni del Mezzogiorno – ci sarebbero 20 mila falsi invalidi su 292 mila”.
E non solo: il dato ancora più inquietante riguarda il peso delle indennità di accompagnamento. Un dato smisurato: su 16,6 miliardi erogati per le invalidità, ben 13 miliardi vanno all’accompagnamento. Una indennità che non necessita di limiti di reddito per essere riconosciuta ma che anzi viene assegnata anche a persone abbienti che potrebbero farsi carico dei costi di un invalido in famiglia.