Ennesimo momento di tensione al confine tra Siria e Turchia. Le truppe di Ankara, infatti, hanno abbattuto un aereo militare siriano, impegnato in un bombardamento ai danni di alcuni ribelli jihadisti che stavano ingaggiando un’offensiva nei territori a Nord di Damasco, nella provincia di Latakia, proprio in prossimità della linea di demarcazione che divide i due Paesi.
Fonti ufficiali del governo di Bashar Al Assad parlano di “un’aggressione militare ingiustificata e senza precedenti”. Salvo il pilota del velivolo, che è riuscito a lanciarsi con il paracadute.
Intanto da Ankara è lo stesso primo ministro Recep Erdogan a confermare l’abbattimento dell’aereo, che, secondo il presidente, avrebbe violato lo spazio aereo turco. “Se violi il confine – ha detto Erdogan – il nostro schiaffo sarà duro”. Per i velivoli siriani, d’altra parte, è un rischio avvicinarsi al confine turco, in luce alla legge del 2012 con cui il governo di Ankara ha definito “obiettivo legittimo” qualsiasi mezzo militare di Damasco osasse sconfinare su territorio turco.
La stessa fine, a settembre, era toccata a un elicottero militare siriano, silurato da un jet da combattimento di Ankara, il cui governo, da anni, si è schierato contro il regime di Assad.
