Lo fa dalle pagine dell’Unità. E lo ribadisce sui social network. Gianni Cuperlo, sfidante sconfitto alle primarie del Pd dell’8 dicembre, rilancia la sinistra. La sua idea di sinistra, pur ammettendo la sconfitta e lanciando l’idea di un riformismo oltre gli steccati. Il 12 aprile a Roma annuncia l’appuntamento che potrebbe segnare un capitolo nuovo nella sinistra italiana: la Convenzione della sinistra Pd.
Scrive Cuperlo: “Avevo avuto già modo di parlare dell’idea di una convenzione dove riflettere sullo spartiacque di questi mesi – scrive sul suo profilo Facebook. – Io propongo di vederci a Roma, sabato 12 aprile. Non la immagino come una ripartenza (siamo ripartiti troppe volte). La penso come una giornata dove si discute sul futuro dell’ Italia e su come la nostra storia si ricolloca nella nuova storia d’Europa”.
Sarà una giornata, aggiunge Cuperlo, ”dove si ragiona, allungando lo sguardo, oltre i confini di gruppi e correnti e si immagina un riformismo radicale dentro un nuovo inizio decidendo a quel punto anche come organizzarsi. Per me il congresso è finito. Ha vinto Renzi, largamente. La voglia di cesura col ventennio è stata intrattenibile”.
”Credo che Renzi – continua il leader della minoranza interna al Pd – vada sostenuto con lealtà e con l’autonomia necessaria a correggere le cose che non vanno come per il primo decreto sul lavoro. Lo dico perché questo è il governo del Pd e la scommessa é notevole: fare le riforme che servono, quelle politiche (la legge elettorale), costituzionali, economiche e sociali. Ma appunto perché la sfida è cambiare, sento più forte il bisogno di una sinistra ripensata, rinnovata, rifondata. Di un riformismo finalmente libero da subalternità, che non vive solo dentro le istituzioni ma tra la gente comune, dentro i circoli, nei movimenti”.