Papa Francesco contro la pedofilia. Oggi il Pontefice ha nominato i primi otto componenti della Commissione per la tutela dei minori, quattro uomini e quattro donne.
Tra loro anche l’irlandese Marie Collins che negli anni ’70 è stata vittima di abusi. La donna ha fondato un’associazione per la protezione dei minori e portò la sua testimonianza al Simposio anti-abusi voluto da Papa Ratzinger: “Ho iniziato a guarire il giorno in cui il mio violentatore ha riconosciuto davanti al giudice la propria responsabilità e ha ammesso le sue colpe” aveva detto Marie Collins nel 2012. Quando aveva 13 anni un sacerdote abusò di lei mentre era ricoverata in ospedale. Solo a 47 anni la donna è riuscita a parlare delle violenze subito e solo a 57 a denunciare l’uomo che aveva abusato di lei. I disagi mentali successivi alla violenza subita, ha raccontato Collins, l’hanno perseguitata per tutta la vita e solo con la confessione e l’arresto del suo aggressore ha iniziato a superare i disturbi psicologici. “È importante – ha affermato alla Gregoriana – che i colpevoli chiedano perdono”.
Insieme a lei il cardinale Sean O’Malley, l’arcivescovo di Boston, in prima linea nella lotta alla pedofilia, che per pagare i risarcimenti alle vittime degli abusi, mise in vendita l’episcopio ritirandosi a vivere in una cella monastica.
Gli altri componenti della Commissione sono: Catherine Bonnet, studiosa francese di psicologia e psichiatria, Sheila Hollins, docente inglese di psichiatria, il giurista italiano Claudio Papale, l’ex primo ministro ed ex ambasciatrice polacca Hanna Suchocka, il gesuita argentino Humberto Miguel Yanez, e il gesuita tedesco Hans Zollner, studioso del fenomeno e decano della facoltà di psicologia dell’Università Gregoriana.
Il Vaticano precisa che dovranno “preparare gli statuti della Commissione, i quali ne definiranno le competenze e le funzioni. La medesima Commissione verrà successivamente integrata da altri membri, scelti nelle varie aree geografiche del mondo”.