Michael Schumacher avrebbe perso venti chili, un quarto del suo peso corporeo, in questi tre mesi di coma. L’ipotesi è stata fatta dal professor Curt Diehm della clinica universitaria di Karlsbad, in Germania: “Venti chili in meno è una grande perdita per qualsiasi essere umano di peso normale – ha spiegato al Mirror – anche se in casi di coma è abbastanza normale. Un altro grave problema potrebbe riguardare la perdita di tono dei suoi muscoli a causa dell’immobilità”.
Queste informazioni, dettate soprattutto dall’esperienza acquisita sul campo da esperti come il professor Diehm, non lasciano ben sperare. Anche fonti vicine alla famiglia hanno riferito che ci vorrebbe un vero e proprio miracolo per far sì che il campione tedesco possa recuperare pienamente. Inoltre i dottori sono convinti che ci vorranno anni di terapia intensiva per tornare ad avere il pieno controllo del linguaggio e del movimento degli arti. Nel peggiore dei casi, si legge sul Mirror, Schumacher potrebbe rimanere in stato vegetativo permanente.
Notizie che la famiglia e l’entourage non confermano né smentiscono, ligi alle ultime disposizioni volute dalla moglie Corinna. La moglie di Schumacher ha chiesto che si abbassino i riflettori su questa vicenda.
I medici di Grenoble due mesi fa hanno dato il via alla lenta fase di risveglio. Al momento, però, Schumacher rimane nelle medesime condizioni di sessanta giorni fa.