Il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha rassicurato gli ex lavoratori delle Province: “Nessuno verrà licenziato. Ci sarà una riorganizzazione. Siamo i primi in Italia a eliminare le province, ma il vero primato deve essere quello di dare attraverso istituzioni nuove ai cittadini e ai comuni la possibilità di attirare risorse comunitarie”.
Ardizzone poi è intervenuto sulle competenze del sindaco delle nuove città metropolitane. “Non è detto – ha affermato – che il sindaco della città di riferimento possa essere il sindaco della città metropolitana perché avverrà un elezione democraticamente all’interno di un’assemblea”.
Ardizzone ha parlato anche dei possibili conflitti di competenze. “Non avrebbe senso attribuire alcune delle competenze della Provincia alla Regione. Quest’ultima deve esercitare un ruolo di programmazione fino a dove è possibile e deve dismettere le funzioni amministrative. Devono essere i consorzi dei comuni e le città metropolitane ad esercitare le funzioni amministrative”. “C’è’ disaccordo all’interno dell’Ars su questo punto – ha concluso Ardizzone – poiché c’è il governo regionale che pensa di attribuirsi delle ulteriori responsabilità amministrative io non sono d’accordo”.
”Questa delle città metropolitane la considero sicuramente una vittoria ed un’opportunità. Abbiamo approvato una norma che è stata spinta grazie anche alla partecipazione di tutti i parlamentari messinesi e che dà la possibilità al presidente della Regione di stipulare accordi con la Regione Calabria coinvolgendo le città metropolitane di Messina e di Reggio Calabria”, ha detto Ardizzone a margine di una conferenza stampa nella Provincia di Messina.
E in particolare, sulla ex provincia di Messina, ha aggiunto: “E’ una grande opportunità. Noi dobbiamo essere bravi a coinvolgere i comuni, in particolare quelli della zona ionica che al momento hanno delle perplessità. Della città metropolitana deve fare parte Taormina e il sistema della Valle dell’Alcantara, che rischiano di essere attratte dal comune di Giarre”.
“Abbiamo bisogno di queste realtà, che sono importanti dal punto di vista turistico. Se rimane all’interno della città metropolitana dell’area dello Stretto – ha proseguito Ardizzone – Taormina può usufruire dall’aeroporto di Catania e di Reggio Calabria e avere ancora più vantaggi”. “Se comuni come Milano e Torino che hanno maggiore peso politico in Italia hanno puntato sulla città metropolitana – ha aggiunto – non aveva senso lasciare la Sicilia fuori da questa importante possibilità. Messina ora può diventare competitiva a livello europeo”.