“Non sono pentito. Penso che Crocetta fosse l’uomo giusto al posto giusto perché segnassimo una discontinuità e un cambiamento rispetto al passato”. Gianpiero D’Alia, deputato Udc, non ha ripensamenti in merito alla scelta, più di un anno fa ormai, di puntare sul candidato del Partito democratico per la presidenza della Regione siciliana.
Intervistato da Klaus Davi a “KlausCondicio” dice: “A un anno dal suo insediamento credo che oggi non ci siano più alibi per nessuno, neanche per lui. Alla prova dei fatti e del governo della Regione bisogna fare una serie di cose importanti, a cominciare dal pagamento dei debiti della pubblica amministrazione regionale che consentirebbe alle imprese siciliane e all’economia reale siciliana di incamerare circa un miliardo di euro che significa una ripresa economica importante”.
“C’è poi la necessità di riempire di contenuti la riforma delle Province delle aree metropolitane – afferma D’Alia – che è stata approvata qualche giorno fa. C’è una necessità di fare interventi di semplificazione della burocrazia dell’ amministrazione regionale che servono non solo a renderla più efficiente, ma anche a evitare distorsioni e infiltrazioni criminali”.
”Dalle prossime settimane – conclude D’Alia – cominceremo ad esaminare il testo di riforma costituzionale che riguarda la modifica del titolo quinto parte seconda della Costituzione e quindi le Regioni: nel nostro Paese dovrebbe essere fatta una rivisitazione sostanziale del regionalismo. Le Regioni, così come sono, sono solo macchine mangiasoldi”.
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