A Palermo i pass gratuiti per il parcheggio delle persone disabili nelle zone blu, previsti da una delibera approvata dal consiglio comunale a dicembre, rischiano di far saltare i conti dell’Amat.
A sostenerlo è la società che gestiste il trasporto pubblico in città, che, 3 giorni fa, con una nota, ha chiesto al consiglio di rivedere l’atto approvato a dicembre, che autorizza la sosta gratuita per 3 ore nelle zone a pagamento per i disabili, individuando soluzioni alternative perché “comporta significative perdite di incassi, che incideranno sui risultati operativi ed economici d’esercizio”.
Secondo l’ultimo censimento dell’Amat gli stalli a pagamento in città sono 16.100. Un numero inferiore rispetto ai 17 mila pass per disabili, rilasciati dagli uffici, a cui si aggiungono altri 22 mila contrassegni gratuiti, concessi dall’amministrazione ad altre categorie di automobilisti (residenti e dimoranti). I titoli di sosta gratuita sommando le due categorie, sarebbero più del doppio del numero degli effettivo di stalli di sosta regolamentata a pagamento. La proposta di modificare la delibera per alcuni consiglieri è da escludere.
“Sono pronta a incatenarmi davanti al Municipio sono contraria a qualsiasi modifica – dice Giusi Scafidi (MoV 139)- il consiglio ha già rivisto la delibera sulla sosta gratuita per l’intera giornata dei disabili, per evitare un danno erariale, riducendola a tre ore. Come mai il numero degli stalli a pagamento è inferiore a quello dei pass gratuiti? L’ufficio H avvii un monitoraggio serio sui pass e l’Amat potenzi i controlli sugli autobus, invece di colpire i più deboli”.
Per Antonella Monastra (Pd) si tratta di una vicenda “ridicola”: “Voglio vederci chiaro – dice Monastra – chiederò all’Amat di produrre i documenti, per capire come sono stati fatti questi calcoli. Mi sembra poco credibile che possa subire un danno dai pass per le persone disabili”.