La Sicilia chiederà un incontro al ministero dell’Interno per avere più chiara la situazione sulla gestione del Cara di Mineo e ridefinirne i campi di intervento. Alla base dell’analisi l’intenzione di prevenire le emergenze sanitarie dovute al sovraffollamento della struttura di accoglienza. “Chiederemo un incontro al Viminale – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino – siamo in stretto contatto con i prefetti siciliani. Dobbiamo trovare sinergie comuni e fare un fronte unico per tutelare la popolazione immigrata secondo un’ottica di piena integrazione con il territorio”.
La struttura del Cara di Mineo può fornire assistenza sanitaria a non più di 300 persone. Secondo il gestore sanitario del Centro, la Croce Rossa Sicilia, mette in evidenza le difficoltà di tenere sotto controllo la situazione sanitaria per il continuo sovraffollamento. “Facciamo il possibile – spiega il presidente regionale Rosario Valastro – per cercare di garantire agli ospiti un livello di vita adeguato ma i tempi di permanenza al Cara che dipendono direttamente dal ministero dell’Interno non aiutano. Quando un migrante rimane al Centro, in media, per oltre un anno non favorisce certo il benessere generale di tutti gli ospiti”.
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