I finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Palermo, hanno portato a termine un’operazione a tutela del patrimonio archeologico nazionale, conclusa con il sequestro di cinque reperti di pregevole valore storico-culturale.
Il sequestro è stato operato a seguito di due perquisizioni mirate effettuate all’interno delle abitazioni private di due palermitani, un imprenditore edile ed un professionista, dove sono state scoperte nel complesso cinque anfore di origine punica, greco-italica e romana, esposte ad ornamento dei rispettivi salotti. Le successive perizie tecniche, eseguite dagli archeologi della Sovrintendenza del Mare di Palermo, hanno permesso di appurare come tali reperti, risalgano al periodo compreso tra il I ed il II secolo A.C., diretta testimonianza dell’occupazione Cartaginese, delle colonie della Magna Grecia e del dominio dell’Urbe in età repubblicana in terra di Sicilia.
Gli illegittimi possessori, colti in flagranza di reato, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Palermo per poss illecito di beni culturali appartenenti allo Stato, in virtù del quale, secondo quanto previsto dall’articolo 176 del decreto legislativo nr. 42 del 2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), rischiano di essere condannati alla reclusione fino a tre anni.