Fabrizio Ferrandelli si tira fuori. Il deputato regionale del Partito democratico, con una lettera aperta alla stampa e pubblicata sul suo profilo Facebook, si “autoelimina” dal totonomine che impazza in questi giorni sui nuovi assessori di Crocetta. “Fare l’assessore – scrive il deputato renziano – non è la mia massima aspirazione, vorrei che si parlasse sempre più spesso di cose da fare per aiutare non Crocetta ma i Siciliani: i giovani, le famiglie e le imprese. Solo questo”.
Ecco il testo integrale della lettera del deputato Pd:
“Cari amici giornalisti,
fare l’assessore regionale non è la mia massima aspirazione e trovo abbastanza comico leggere da qualche giorno il mio nome sui quotidiani, far parte dell’imperdibile totonomine o, ancor più “succoso” per gli amanti del gossip politico, entrare nel borsino azionario di chi sale e di chi scende in vista di quello che qualcuno chiama “rimpasto”, altri “governo nuovo o nuovo governo” e altri ancora “Crocetta bis”. Vorrei che si parlasse sempre più spesso di cose da fare per aiutare non Crocetta ma i Siciliani: i giovani, le famiglie e le imprese. Solo questo. Un anno e mezzo fa circa 8 mila siciliani mi hanno dato fiducia e mi hanno chiesto di impegnarmi all’Ars e sto lavorando, nel mio piccolo, per onorare l’impegno che ho preso con loro e con tutti quelli che incontro quotidianamente.
Il ruolo di deputato regionale mi consente di occuparmi di tanti temi, anche diversi fra loro, cosa che un ruolo assessoriale mi impedirebbe di fare per la sua natura di funzione settoriale. Certo, se venisse dal basso la richiesta di metterci la faccia “ora” e dare una mano in più alla Sicilia non nascondo che ci penserei, ma solo in questo caso, perché si decide insieme, si fa prevalere il “noi” all’io.
E allora, cari amici dell’informazione, se proprio dovete citarmi scrivete così: Ferrandelli non aspira a fare l’assessore, aspira solo a cambiare verso alla Sicilia insieme a tutti coloro che ci credono e conclude con una frase di Walt Disney, “L’unico modo per iniziare a fare qualcosa è smettere di parlare e iniziare a fare”.