Vent’anni dopo l’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, qualcosa si smuove: il governo ha annunciato che desecreterà gli atti relativi all’omicidio della giornalista del Tg3 e del cineoperatore.
Vent’anni dopo, il dolore è sempre forte e le domande sono sempre senza una risposta. Fu un tentativo di rapimento finito in tragedia o un agguato premeditato e mirato contro testimoni scomodi di traffici illeciti nella Somalia del post Siad Barre?
Era il 20 marzo del 1994, da poco erano passate le 14.30. Ilaria e Miran erano a bordo di una Toyota di ritorno da un incontro con il sultano del Bosaso. Si sono imbattuti in una storia forse troppo grande: traffici illeciti di armi e di rifiuti. Poco prima del loro albergo da una Land Rover un commando di uomini armati inizia a fare fuoco contro di loro. Un proiettile di kalashnikov colpisce alla tempia Ilaria Alpi, una raffica di colpi invece uccide Miran Hrovatin.
Adesso il governo ha acconsentito a togliere la secretazione sugli atti di questa vicenda ancora oscura: ad annunciate che il governo si sta impegnando per la desecretazione dei documenti è stata il sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento, Sesa Amici, intervenendo in Aula alla Camera al termine della seduta di commemorazione dell’uccisione dei due giornalisti.
Gli appelli sono stati tanti per la desecretazione degli atti sull’omicidio di Ilaria Apli e Miran Hrovatin: l’ultimo, il più illustre, la presidente della Camera Laura Boldrini che ha formulato la sua richiesta formale ieri pomeriggio. La petizione lanciata da Articolo21 su Change.org che chiedeva alla presidente della Camera la desecretazione di documenti ancora segreti in merito ai lavori delle commissioni parlamentari d’inchiesta sull’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin è stata firmata da oltre 60 mila cittadini.
La procura di Roma intanto è pronta ad acquisire gli atti utili dell’indagine sulla morte dei due giornalisti: nei mesi scorsi, il capo dell’ufficio Giuseppe Pignatone e il pm Elisabetta Ceniccola avevano chiesto la trasmissione di eventuali atti del procedimento facendo seguito all’intenzione del presidente della Camera di sollecitare presso gli organi competenti la rimozione del vincolo della segretezza di alcuni dossier.