Gli interrogativi sull’agguato che ha ucciso Cosimo Orlando e la sua compagna Maria Carla Fornari sono ancora tanti: il pregiudicato e la donna sono stati assassinati brutalmente sulla stata 106 all’altezza di Palagio. Con loro ha perso la vita il figlio più piccolo della donna, avuto con Domenico Petruzzelli, padre anche degli altri due bambini seduti sul sedile posteriore della macchina e rimasti miracolosamente illesi. Chi era il destinatario dell’agguato? In che ambienti vanno ricercati i killer?

Uno dei punti cruciali è proprio la relazione tra la Fornari e Petruzzelli, pregiudicato ucciso a sua volta in un altro agguato di mafia tra Palagiano e Mottola a maggio del 2011 insieme ad un suo amico (ci sono state tre condanne all’ergastolo per questo).  La donna al processo si era costituita parte civile testimoniando contro chi era accusato di aver ammazzato il suo compagno.

Lo sviluppo delle indagini avrebbe però escluso il ruolo della donna e ora tutto verte: il pregiudicato era in semilibertà e stava rientrando nel mondo della mala, riacquisendo una posizione di spicco. Gli investigatori stanno scandagliando gli ambienti della droga. I killer da cercare sarebbero due: i colpi sparati contro la Madza rossa sono stati 13. La donna e il piccolo sono morti sul colpo, mentre Orlando è morto dopo essere state soccorso: le sue lesioni erano troppo gravi.

Oggi sui tre corpi sarà effettuata l’autopsia: a occuparsi degli esami finalizzati a stabilire i colpi esatti che hanno ucciso i tre sarà il medico legale Marcello Chironi. Dopo l’autopsia i corpi saranno restituiti alle famiglie per i funerali, che potrebbero essere celebrati domani. Intanto si aspetta il vertice in Prefettura con il ministro Alfano, che avrà luogo venerdì: durante la riunione del comitato nazionale per l’ordine pubblico, il ministro dell’Interno esaminerà i diversi elementi racconti da carabinieri e Procura.