Il 19 marzo 1994 fu ucciso don Giuseppe Diana per mano dei Casalesi nella sacrestia della chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe. Il suo impegno contro la camorra poteva terminare solo così, con cinque colpi di pistola, due alla testa, uno al volto, uno alla mano e uno al collo.
Migliaia di studenti da tutte le scuole della Campania e non sono, hanno sfilato dallo svincolo di Casal di Principe della superstrada NolaVilla Literno fino al cimitero dove riposa don Diana. Il corteo si apriva con uno striscione con la scritta “Per amore del mio popolo”, che è il titolo della lettera che ha scritto don Giuseppe Diana.
In prima fila anche i fratelli di don Peppe, Marisa e Emilio. “Il sacrificio di Peppe non è stato vano. La folla presente ne è la dimostrazione. Ha svegliato le coscienze. Questa terra sta cambiando”, dicono.
La giornata del ricordo è cominciata alle 7,30 con una celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo. Presentato anche un francobollo per il ventennale della sua morte e previsto un concerto in piazza Mercato promosso dall’associazione “Diamo voce all’arte”, conclude la giornata. In serata saranno resi i nomi dei vincitori del premio don Diana, arrivato alla quarta edizione.
Stasera, intanto, su Rai 1, andrà in onda la seconda parte della fiction “Per amore del mio popolo”. Don Diana è interpretato dall’attore Alessandro Preziosi, regia di Antonio Frazzi.
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