“Sulla vicenda del mutuo che dovrebbe essere acceso per onorare i debiti verso le imprese si è aperta una discussione che sinceramente ci lascia perplessi, un gioco delle parti dove si parla dicendo tutto ed il contrario di tutto”. Lo afferma Pietro Agen, presidente di Confcommercio Sicilia.
“Come Confcommercio – aggiunge Agen – non possiamo che dichiararci amareggiati nel vedere che si discute se i debiti debbano essere pagati e se questi siano verso piccoli imprenditori locali o grandi multinazionali. I debiti, per noi, sono debiti comunque e devono essere pagati, anche perché, a parte la correttezza dell’atto, in caso contrario la Sicilia rischierebbe di essere ulteriormente emarginata. Quello che però più ci sorprende sono le soluzioni proposte per risolvere il problema: accendere un mutuo che imporrebbe di stabilizzare Irpef ed Irap, già ai massimi livelli italiani, se non addirittura di aumentarle, ci pare una follia, per altro in controtendenza rispetto alla condivisibile linea adottata dal governo Renzi”.
“Confcommercio ripete da mesi – ricorda Agen – che è necessario mettere mano ai tagli, e non solo nella sanità, secondo linee strategiche e possibilmente condivise, altrimenti, come da italica abitudine della vecchia politica, finiremo per ipotecare il futuro dei nostri giovani ed il presente delle nostre aziende. Chiediamo – conclude il presidente di Confcommercio Sicilia – il coraggio di affrontare i problemi, non la furberia di lasciarli in eredità a chi verrà dopo di noi! È troppo?”.