Sono tante le aziende creditrici di Regione e Comuni siciliani che attendono l’approvazione del ddl paga imprese che verrà discusso oggi all’Ars. Una norma che prevede un mutuo trentennale da un miliardo di euro.
Come riferisce il quotidiano La Repubblica, il miliardo di euro dovrebbe andare per 600 milioni di euro alle aziende fornitrici delle aziende sanitarie, e la restante parte andrebbe divisa tra Regione e Comuni. Ma quali sono queste aziende? Dalle grandi multinazionali a fornitori di servizi come Enel e Telecom a imprese come la Sapio Life, aziende di Favara fornitrice di ossigeno per ospedali che ha un credito di 1 milione di euro, la Sisifo di Catania (1,3 milioni), Ultramed di San Gregorio di Catania (1 milione), la Pfe di Caltanissetta (1 milione), la Cardiovascolar di Catania (1 milione) e la Biogen di Aci Castello (500 mila euro).
Ma tra le grandi aziende troviamo la Novartis (7,6 milioni), la Pfizer (7,9 milioni), l’Artsana (4 milioni), la Dompè (2,4 milioni), la Roche (5,2 milioni), la Johnson and Johnson (4 milioni), la Medipass di Bologna (1 milione), il Cpfely Italia di Roma (2 milioni), la Genzyme di Modena (1 milione), la Servizi Italia (4 milioni).
Non mancano anche molte cliniche e fondazioni private come la Maugeri (1 milione di euro), la casa di cura Santa Barbara di Gela (2 milioni), la Regina Pacis di San Cataldo (500 mila euro), la Casa di cura Cristo re di Messina (1,4 milioni), la Candela di Palermo (1,3 milioni) e Villa Maria Elenora (1,9 milioni).
Nel settore dei servizi i principali creditori sono Enel e Telecom (circa 10 milioni di euro ciascuno), Fastweb (30 milioni), la Tnt che si occupa dei servizi postali per Riscossione Sicilia (25 milioni) e, ancora, l’Eni (1 milione di euro) e tantissime piccole aziende nel settore rifiuti, informatica, trasporti ed edilizia.