La Westminster Magistrates’ Court di Londra ha deciso oggi di non procedere all’estradizione in Italia di Domenico Rancadore, accusato di mafia e arrestato lo scorso agosto nella capitale britannica dalla polizia inglese su indicazione di quella italiana dopo 19 anni di latitanza.
Il giudice Howard Riddle ha dichiarato che la sua iniziale decisione era quella di dare il via libera all’estradizione ma ha poi cambiato idea, basandosi su un caso precedente che riguardava il tribunale di Firenze e Hayle Abdi Badre, un cittadino somalo a cui non è stata concessa l’estradizione in Italia per il rischio di subire trattamenti inumani e degradanti nel sistema carcerario nazionale.
Nella sentenza di oggi hanno giocato anche un ruolo importante le precarie condizioni di salute di Rancadore, affetto da angina, e di recente ricoverato in ospedale. Rancadore, 65 anni, è stato rilasciato dietro cauzione in attesa che si tenga l’appello alla sentenza. Dovrà vivere nella sua casa londinese di Uxbridge, comunicare con la vicina stazione di polizia ogni giorno e indossare il braccialetto elettronico.