“L’avvio della trattativa si può far risalire all’omicidio Lima. Questo creò un panico diffuso tra certi soggetti politici alla ricerca di forme di protezione”. Queste le parole del procuratore di Palermo Francesco Messineo davanti alla commissione parlamentare Antimafia.
Che poi ha aggiunto: “Esistono dati che potrebbero sostanziare l’ipotesi che l’aggressione ai magistrati sia collegata alla trattativa che aveva invece messo in salvo i politici”. Quindi gli attentati ai magistrati come conseguenza del felice esito della trattativa tra Stato e mafia.
L’omicidio del politico democristiano viene descritto dal Procuratore come il primo atto “di un vasto disegno che poi si concretizza nei contatti dei carabinieri con Ciancimino e dei carabinieri con una sponda politica”. E nel corso di un’audizione, i cui passaggi vengono spesso secretati, Messineo fa riferimenti al ministero dell’Interno e all'”anomalo protagonismo del dottor La Barbera” che appare come “referente dei servizi”.
Il procuratore parla poi di una “campagna di intimidazione nei confronti di soggetti politici partita proprio con l’omicidio Lima”.
LEGGI ANCHE:
- Il procuratore Messineo in commissione Antimafia: “Sciogliere i gruppi mafiosi non risolve il problema”
- Stato-mafia Spatuzza depone a Rebibbia. “Nel ’94 Graviano mi parlò di Berlusconi e Dell’Utri”