“Così come è concepito, il mutuo è e resta una follia, e ci fa piacere che anche Confindustria lo abbia rimarcato. Proveremo a cambiare il ddl con alcuni emendamenti che puntano a trovare strade alternative all’inasprimento delle tasse”. I deputati regionali del M5s ribadiscono così la loro contrarietà all’attuale formulazione “del mutuo che rischia di ingessare l’economia dell’isola per le prossime generazioni.
“Ci fa piacere – dicono i parlamentari – che anche il mondo produttivo condivida le nostre perplessità. I debiti alle imprese vanno onorati, ma non sulla pelle dei siciliani, cosa che succederà con gli interventi messi sul tappeto che non consentiranno la diminuzione delle aliquote Irpef ed Irap per i prossimi 30 anni”.
Le strade alternative all’aumento (anche parziale) delle tasse, previste dal Movimento 5 stelle, si sono concretizzate in tre emendamenti, presentati oggi, che puntano alla riorganizzazione delle pensioni “d’oro” regionali e dell’Ars; alla pratica del virtuosismo di bilancio, per destinare due terzi delle maggiori entrate e dei risparmi di spesa a neutralizzare l’incremento delle imposte e alla razionalizzazione delle risorse sanitarie. “Senza questi correttivi – concludono i deputati M5S – oltre che in prospettive di sviluppo, la Sicilia perderà in credibilità”.