Il governo ucraino ha dichiaro che è in corso “un’invasione militare russa” del proprio territorio e ha chiesto a Mosca di “ritirare immediatamente le truppe”. In particolare le forze russe avrebbero preso il villaggio di Strilkove, a sudest, nella regione di Kherson adiacente alla Crimea.
Le unità militari sarebbero almeno 80, più 4 elicotteri e tre blindati. Kiev – si legge sul sito del ministero degli Esteri, lo stesso sul quale una scritta avverte che “l’Ucraina è sotto attacco e si riserva il diritto di mettere in atto tutte le misure necessarie per fermare l’invasione militare russa”. Qualche ora prima l’esercito ucraino aveva sostenuto di aver fermato un tentativo militare russo di ingresso nella stessa regione.
Le guardie ucraine al confine danno una versione differente di quanto accaduto nell’area. Almeno 60 soldati russe sono atterrate sulla striscia, supportate da tre blindati. Altri 60 militari sono sbarcate da sei elicotteri due ore più tardi appena fuori Strilkove e ma non vi sarebbe stato alcun confronto militare tra le due parti. I russi hanno precisato che si trovavano lì per proteggere “da possibili atti di terrorismo” diversi gasdotti.
“Unità delle forze armate ucraine”, aveva riferito una nota del ministero della Difesa di Kiev, “hanno respinto militari della federazione russa che cercavano di entrare nel territorio della regione di Kherson nei pressi di Arbatskaya Strelka. Le forze armate di Kiev hanno usato forze di terra e aerei da combattimento nell’operazione”.
Gli Stati Uniti considereranno qualsiasi nuovo movimento di truppe russe nel sud dell’Ucraina “un’oltraggiosa escalation” della crisi in Crimea. Questo l’avvertimento rivolto a Mosca dall’ambasciatore americano all’Onu, Samatha Power.
La dichiarazione è arrivata dopo il voto in Consiglio di Sicurezza. La risoluzione presentata al Consiglio di Sicurezza dell’Onu contro il referendum in Crimea non è passata per il veto posto dalla Russia . La Cina si è astenuta, mentre gli altri 13 Paesi hanno votato a favore.La risoluzione sull’Ucraina era stata presentata dagli Stati Uniti e co-sponsorizzata da 41 paesi tra cui l’Italia.
Con il suo veto, “la Russia si è isolata, e posta dalla parte sbagliata. Questo è – ha dichiarato l’ambasciatore americano all’Onu, Samatha Power – è un momento eccezionalmente triste. Mentre noi parliamo truppe russe si stanno ammassando attraverso la frontiera orientale ucraina”.
Il documento “dichiara l’invalidità del referendum” sullo status della Crimea. “Referendum – si legge – che non è stato autorizzato dall’Ucraina e quindi non può avere alcuna validità”.