Sono diverse le opere incompiute e i beni culturali lasciati chiusi nel degrado a Lampedusa. L’Assessore ai Beni Culturali delle Sicilia Mariarita Sgarlata ieri è stata sull’isola e ha annunciato che a breve partiranno dei lavori di restauro grazie a fondi comunitari sbloccati per l’importo di 1.500.000 euro. L’Assessore insieme al Sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini e la sovrintendente di Agrigento Caterina Greco ha fatto diversi sopralluoghi sull’isola, in particolare a Casa Teresa, dove sta per partire un cantiere di lavoro per il recupero che interesserà la struttura e l’area antistante, destinata a essere convertita in percorso naturalistico.
La seconda tappa è stata il Museo archeologico, chiuso ormai da troppi anni e in parte vandalizzato dopo che erano stati completati i lavori con precedenti fondi comunitari e non si era mai proceduto all’apertura al pubblico. Terza tappa del tour sull’isola è stato il cimitero sotterraneo cristiano, interessato nel corso degli anni da una serie di interventi demolitivi che ne hanno fortemente compromesso lo stato di conservazione. “C’è un nuovo senso diffuso di responsabilità verso i beni culturali lasciati chiusi e nel degrado, abbiamo provveduto allo sblocco dei finanziamenti per una nuova fase che garantirà la fruizione dei poli museali di Lampedusa – ha detto l’Assessore Sgarlata – è arrivato il momento di chiudere la fase delle opere incompiute. Tra un anno si concluderanno i lavori, che inizieranno a breve, così la stagione estiva del 2015 vedrà i due musei inclusi a pieno titolo nei percorsi culturali di Lampedusa”.
Nel pomeriggio nel corso di un incontro pubblico, è stato presentato il piano paesaggistico delle isole Pelagie, decretato dopo diciassette anni, dall’assessore il 27 novembre 2013; dopo la pubblicazione nell’albo pretorio da parte del Comune sono partiti i 90 giorni utili per le osservazioni che verranno valutate dall’Osservatorio regionale dell’Assessorato ai Beni Culturali per procedere all’adozione definitiva del piano paesaggistico. “Il decreto del Piano – ha sottolineato l’assessore Sgarlata – conferma la volontà culturale di ricondurre a criteri omogenei le azioni di salvaguardia del patrimonio paesaggistico della Sicilia, rappresentando, al contempo, premessa indispensabile per la sua valorizzazione, il suo recupero ed i suoi usi sostenibili”. “Un piano che mette per la prima volta ordine allo sviluppo dell’arcipelago – ha concluso la Sgarlata – in una direzione eco-sostenibile, tenendo conto anche delle esigenze turistiche”.