Nuovo monito del cancelliere tedesco, Angela Merkel, alla Russia sulla crisi in Ucraina: la Merkel ha avvertito Mosca che se va avanti nel suo cammino, sarà “una catastrofe” non solo per l’Ucraina e l’Europa, ma anche per la Russia stessa, “sia da un punto di vista politico che da un punto di vista economico”. “Se la Russia continua a destabilizzare la situazione in Ucraina – ha ribadito il cancelliere – i leader dell’Ue sono pronti ad adottare misure sanzionatorie“.
Ma, parlando in occasione delle comunicazioni del governo dinanzi al Bundestag, la Merkel, tuttavia, ha escluso l’opzione militare per far fronte alla crisi: “Una cosa è chiara: l’intervento militare non è un’opzione”, ha sottolineato, “perché la strada rimane quella tripartita di dialogo, aiuti, sanzioni”.
La Russia, intanto, continua la sua prova di forza e ha annunciato di aver dato il via a un’esercitazione militare vicino al confine con l’Ucraina: l’esercitazione vede coinvolti 8.500 soldati. Sui social media sono già apparse immagini che mostrano veicoli militari in movimento nell’area, ma il governo non ha chiarito quanto dureranno le manovre militari. Alle esercitazioni partecipano tra gli altri mezzi di artiglieria e rampe di lancio di missili Grad, Hurricane e Tornado. Una delle esercitazioni, fa sapere il ministero, prevede un nemico convenzionale a distanza di 15km e si svolgerà per metà durante la notte.
E mentre in Crimea le commissioni elettorali hanno cominciato a lavorare in vista del referendum sull’annessione alla Russia, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) ha annunciato di aver rinviato il processo di adesione della Russia all’organizzazione. Il forum, di vitale importanza per le democrazia avanzate e a cui aderiscono 34 Paesi, ha spiegato che, sui richiesta dei suoi membri, ha “rinviato l’attività legata al processo di adesione” della Federazione Russa.