Luigi Consoli si è costituito in mattinata. L’uomo è il principale indiziato come responsabile della morte del fratello, Giuseppe, il 57enne freddato a colpi d’arma da fuoco ieri nel Catanese. Si è presentato in caserma con l’arma del delitto, una pistola calibro 7,65, in mano, facendo prime ammissioni di colpa.
A puntare il dito contro di lui sarebbe stata la figlia della vittima, presente sulla scena del crimine in via Pirandello, a Misterbianco. La moglie di Giuseppe Consoli, anch’essa raggiunta dai proiettili del killer, si trova ancora ricoverata presso l’ospedale Garibaldi del capoluogo etneo, ma le sue condizioni non destano preoccupazioni.
Alla base del delitto vi sarebbero rancori relativi alla sfera lavorativa dei due fratelli. Entrambi, infatti, erano venditori ambulanti di gelati e granite, un’attività ereditata dal padre, come tradizione di famiglia.