La multinazionale Micron resterà in Italia, investendo circa 20 milioni di euro nelle attività di ricerca e sviluppo per il settore dell’informatica, ma non intende recedere sui 419 tagli annunciati in Sicilia e Lombardia. Lo annunciano i sindacati, che hanno incontrato ieri il vicepresidente di Micron Brian Henretty al ministero dello Sviluppo Economico.
Il prossimo incontro è fissato per il 19 marzo, con i sindacati che hanno proclamato uno sciopero di 8 ore con iniziative locali.
”È inaccettabile – spiega il segretario generale della Fim della Lombardia Nicola Alberta – che l’azienda continui a mantenere sul tavolo i licenziamenti ventilando come soluzione, un ipotetico piano di ricollocazione nel mondo di 70 dei 419 tagli annunciati”. Secondo il sindacalista ”la questione del ritiro dei licenziamenti è prioritaria” e l’azienda deve ”dare risposte sul piano occupazionale che salvaguardino tutti i lavoratori”.
Quanto al piano di investimenti annunciato, Alberta lo ritiene ”troppo vago” in quanto ”occorre precisare meglio e più concretamente l’impegno industriale che si intende mettere in campo”.
Leggi anche: