Il Milan perde malamente contro l’Atletico Madrid e il grande ex George Weah sbotta su Twitter. Accuse di scarso impegno ai giocatori che vengono definiti dei “ragazzi che pensano solo ai soldi”.
L’ex centravanti rossonero non salva nessuno e soprattutto non le manda a dire: “È davvero uno scandalo – scrive sul social network -. Se fossi nei dirigenti venderei tutti e ricomincerei da zero”. Ma questo è nulla. Con il passare dei minuti i tweet diventano sempre più pesanti e si rivolgono in prima persona ai giocatori: “Ma cosa state a fare lì se non sapete giocare – incalza Weah -. Questa immensa crisi della squadra è troppo triste. Non sono i miei ex compagni che sbagliano a metterli in campo, sono i giocatori che hanno i piedi nella testa e viceversa”.
Weah ha poi rincarato la dose scrivendo: “I ragazzi di oggi non sono come eravamo noi ai nostri tempi. Pensano solo ad avere una bella macchina, un buon salario, a essere sulle prime pagine dei giornali e a non godere di quello che è davvero il gioco del calcio. La cosa migliore che potete fare è andare a giocare a casa con la PlayStation, lì sì che siete bravi”.
“King George” ha poi giustificato il suo sfogo scrivendo che considera “il Milan come una famiglia dove ho vinto il Pallone d’oro e sono diventato George Weah. E un figlio difende sempre la sua famiglia”.