Liberato dopo aver trascorso gli ultimi venticinque anni nel braccio della morte in un carcere della Louisiana. È la vicenda che ha visto protagonista Glenn Ford, 64 anni, uomo di colore americano in carcere dal 1983 e dal 1988 nel braccio della morte nonostante fosse innocente.
Ford era accusato di aver ucciso Isadore Rozeman, un gioielliere che lo assumeva di tanto in tanto per lavori saltuari. Ad accusarlo, inizialmente, è stata una donna che ha poi ritrattato. Sin dall’inizio Ford ha proclamato la sua innocenza ma la giuria che lo ha giudicato, composta interamente da bianchi, lo ha condannato nonostante l’assenza dell’arma del delitto e di testimoni oculari. Ford ha sempre detto di non essere mai stato nel luogo del delitto. Adesso il giudice distrettuale Ramona Emanuel, in seguito all’acquisizione di nuove prove, ha certificato l’innocenza dell’uomo.
Adesso Glenn Ford è tornato in libertà ma non nasconde la sua rabbia per i quasi trent’anni di vita che non potrà mai più recuperare: “Sono stato accusato ingiustamente e ho passato metà della mia vita dietro le sbarre per qualcosa che non ho fatto.