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Crocetta commenta la ‘sua’ riforma: “Abolita una classe politica” /VD | Cracolici: “Nessuno ci credeva, ma abbiamo sciolto le Province”

“Una riforma che fa la storia della Sicilia”. Non si è spento l’entusiasmo del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che tanto della sua legislatura aveva basato sull’abolizione delle Province. “Abbiamo abolito una classe politica quella provinciale. – dice il governatore – Eliminata l’idea della politica come carriera e non come servizio ai cittadini. La prima sfida è culturale su come vogliamo le istituzioni.  Rispettiamo lo statuto siciliano che parla di Liberi consorzi di comuni. Abbiamo bisogno di dare risposte rapide e certe ai cittadini. Questa legge è risposta certa ai cittadini. Le Province erano un modello sabaudo che non aveva più eguali in Europa. Cominciamo un nuovo cammino con i comuni che possono organizzarsi al meglio”.

Presente tutta la prima commissione Ars compreso il presidente Cracolici. “Nessuno ci credeva che avremmo sciolto le province – Ha commentato l’ex capogruppo del Pd e attuale presidente della commissione – Le abbiamo superate. Non abbiamo fatto operazione di alchimia simile al 1986  ma abbiamo fatto operazione che la prima in Italia. Si è operato sull’architettura. A cosa servono gli enti intermedi? Superare lr province significa dal partire a cosa servono”.

“Abbiamo provato e abbiamo messo il sindaco al centro della riforma – continua Cracolici – Una visione di costruzione di un moderno ente intermedio. È un tentativo di rimettere ordine nel sistema. Tanti i profeti di sventura su questa legge. È stata votata con il più alto consenso della maggioranza. Questa legge può per tutti noi a partire dalla politica è quello di dare attuazione ad una buona riforma che non è uno spot. Le peovince sono superate non abolite. Diamo concretezza ai liberi consorzi”.

“Abbiamo disegnato l’architettura dei Liberi consorzi – Dice l’assessore agli Enti locali, Patrizia Valenti -. Appena avremo la geografia definitiva potremo trasferire le funzioni. Il testo è suddiviso in tre capi, liberi consorzi, città metropolitane e disposizioni transitorie. C’è un risparmio immediato non solo delle indennità delle cariche ma anxhe una razionalizzazione dei servizi sul territorio provinciale. Risparmio anche dal punto di vista finanziario”.

“Al momento ci sono 9 Liberi consorzi – conclude Valenti e tra 6 mesi i Comuni potranno decidere se crearne uno nuovo oppure unirsi a quello vicino. Ci sarà anche un referendum per la popolazione per avere la più ampia democrazia. Tutto questo entro sei mesi. Le cariche sono tutte gratuite. la città metropolitana entrerà in funzione in questi 6 mesi. Riforma molto complesso e bisogna procedere con prudenza perché il territorio deve assorbire la riforma. Tra sei mesi ci sarà uba legge per trasferire le funzioni”.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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