“Gravi criticità e difformità rispetto alla normativa vigente in materia ambientale” sono state riscontrate nell’iter istruttorio ed autorizzativo delle discariche e degli impianti della società Oikos dalla Commissione di verifica istituita dall’assessore regionale dell’Energia e dal dirigente generale del dipartimento Rifiuti.
La relazione conclusiva, di oltre 100 pagine, analizza nel dettaglio tutto l’iter autorizzativo sia della discarica non più in esercizio, di contrada Tiritì, sia di quella operativa di contrada Valanghe d’inverno, entrambe a Motta S. Anastasia. La relazione della commissione è stata consegnata anche alle Procure di Catania, e Palermo per le valutazioni del caso. In base alla relazione l’assessorato ha avviato il procedimento di diniego del rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio della discarica di contrada Valanghe d’Inverno. Alla chiusura del procedimento, qualora confermate le violazioni rilevate, potrebbe esserne disposta la chiusura.
Avviata anche la chiusura per gravi motivi ambientali della discarica di contrada Tiritì, non più in esercizio, con contestuale diffida, nei confronti del gestore, a realizzare, nei tempi e con le modalità indicate, i necessari interventi di messa in sicurezza e di bonifica del sito per acque, suolo e aria. Avviata anche la revoca dell’autorizzazione alla realizzazione del bioreattore, ritenuta dall’amministrazione regionale non conforme alla legislazione vigente.
Copie dei tre provvedimenti, firmati dal dirigente generale Marco Lupo, sono state consegnate ieri sera alla Procura di Catania e stamattina a quella di Palermo per valutare se esistano profili di rilevanza penale. Contro i tre provvedimenti è ammesso ricorso entro 60 giorni al Tar, o, in via eccezionale, entro 120 al presidente della Regione Siciliana.