Dietro la scomparsa del Boeing 777 della Malaysia Airlines, si affaccia l’ipotesi del traffico di esseri umani piuttosto che la prima pista che puntava al terrorismo. Ad ipotizzarlo è l’Interpol dopo avere chiarito che i due passeggeri iraniani saliti a bordo con passaporti rubati non erano dei terroristi.
Gli uomini che sembrava fossero dei terroristi sono Pouri Nour Mohammadi, classe 1995, e Delavar Syed Mohammadi Reza, classe 1984, secondo la polizia malese non erano terroristi e il più giovane tra i due, spiegano, si stava recando in Germania per chiedere asilo.
Secondo l’Interpol però la presenza dei due sarebbe riconducibile al traffico di esseri umani. Il segretario generale dell’Interpol, Ronald K. Noble, ha dichiarato “la pista terroristica si allontana”, nelle indagini sulla scomparsa dell’aereo. “Più informazioni raccogliamo, più siamo portati – dichiara Noble – a concludere che non si tratta di un episodio di terrorismo”. Anzi, sembrerebbe che proprio la presenza a bordo del Boeing 777 dei due passeggeri con passaporto falso “probabilmente si tratta di traffico di esseri umani”.
Dopo avere accertato che uno dei passeggeri era in viaggio verso la Svezia per chiedere asilo, sta indagando anche la polizia svedese. Secondo il quotidiano Aftonbladet, l’iraniano si chiamava Delavar Seyedmohammaderza, viaggiava sotto il falso nome di Luigi Maraldi, il cittadino italiano che risultava nell’elenco dei passeggeri.