“Lo chiamavano nullità” è il nuovo lungometraggio scritto dal comico palermitano Giovanni Cangialosi con il regista Martino Lo Cascio. Da martedì 11 marzo i volti noti che da tempo intrattengono con sorrisi e ilarità i palermitani, insieme sul grande schermo del Cineteatro Colosseum in via Guido Rossa, 5 a Palermo. Il lungometraggio, che si apre tra le musiche originali di Salvatore Piazza, coinvolge noti comici e cabarettisti palermitani come Luigi Maria Burruano, Antonio Pandolfo, Caterina Salemi, Ernesto Maria Ponte e tanti altri. Protagonisti sono Giovanni Cangialosi e Gino Carista seguiti da un cast di quasi cento artisti.
“Lo chiamavano nullità” è la storia di un cowboy fannullone mandato al confine di un paesino del west chiamato Cruillas. Qui Frank, il cowboy, diventa vicesceriffo con lo scopo di difendere il paese ma… chissà se ci riuscirà. “Penso che nella vita ci si debba mettere continuamente in gioco, creare nuove cose, avere nuove idee. Infatti sto già scrivendo un altro film. – ha detto Giovanni Cangialosi – Voglio ringraziare tutti gli amici che hanno collaborato alla buona riuscita del lungometraggio”.
Le riprese sono state girate in due mesi da Salvo Amato, Andrea Di Maggio e Nicola Giuliano a Piana degli Albanesi fra montagne, agriturismo e ranch, al bioparco di Cinisi, al bosco della Ficuzza, all’agriturismo Gorgo del drago di Godrano e in tanti altri splendidi luoghi della Sicilia.
Le fotografie di scena sono state affidate al fotografo Francesco Baiamonte. Lo studio Baiamonte ha inoltre curato l’immagine coordinata, il backstage e la realizzazione delle locandine per la campagna di affissione. Nel corso della prima con gli artisti giovedì 27 febbraio, è stata allestita una piccola mostra fotografica del set ed è stato presentato il book di scena.