Il preservativo femminile, questo illustre sconosciuto. In Italia continua la disinformazione sulla contraccezione femminile e la prevenzione delle malattie trasmissibili sessualmente: l’allarme lanciato dalla Lila, la Lega italiana per la lotta contro l’Aids, è un atto di accusa alle strutture sanitarie pubbliche. Il Femidom, il preservativo femminile che da anni negli Stati Uniti viene distribuito gratuitamente, in Italia non è neanche tenuto in considerazione nei consultori.
“Il Femidom andrebbe pubblicizzato tra le donne e diffuso gratuitamente”: l’auspicio di Lila è chiaramente volto alla diffusione massimo del preservativo femminile, da avviare tramite campagne indirizzate ai ginecologi italiani e ai consultori. Secondo Lila l’Italia continua a nascondersi dietro gli studi di fattibilità quando il “femidom è presente in tutti i programmi dell’Onu” ma alle donne italiane viene quasi negato.
Il costo di femidom è davvero conveniente: sette euro per un confezione da tre pezzi. Oltre che un metodo contraccettivo, il preservativo femminile inspiegabilmente ignorato dai consultori potrebbe prevenire quell’80% di contagio dell’Hiv tramite rapporto sessuale. La Lila punta tutto sul suo appello, la palla adesso passa alle autorità sanitarie.