La busta contenente un proiettile recapitata a Palazzo d’Orleans non ferma il governatore della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che ha risposto alle domande dei cronisti anche in merito a questioni politiche. Al centro del dibattito il tema è sempre lo stesso, il rimpasto. “Certo che la giunta va rinnovata, ma va adattata, non azzerata. – dice Crocetta, che si trova a Librino per parlare di Zone franche urbane -. All’assessorato all’Ambiente avevamo tremila pratiche non affrontate da tre anni e le abbiamo esitate, riguardo ai fondi europei abbiamo realizzato tutta la spesa, e non accadeva mai. Le Zfu sono partite, al patto dei sindaci hanno aderito già 280 Comuni, tutti punti qualificanti l programma. Abbiamo appaltato le grandi infrastrutture che determineranno lavoro”.
“I rapporti con il partito democratico sono buoni. Il Pd vuole l’azzeramento? Quando farà il monocolore potrà fare tutti gli azzeramenti che vuole. Se qualcuno chiede le mie dimissioni? La regola è semplice: chi chi vince governa”.
“In un anno – ha aggiunto Crocetta – noi abbiamo fatto un lavoro straordinario, un lavoro che sta colpendo tutti i gruppi di potere ed il malaffare e si vede anche dalle continue minacce alle quali sono sottoposto. Io sotto assedio ci vivo da 11 anni, quindi non e che mi spaventi. Ho sempre detto che la discussione sarebbe iniziata dopo l’approvazione del decreto sulle città metropolitane, che è troppo importante, e la riforma delle province”.
Il discorso poi si sposta sulle Zone franche urbane. “Giusto per rispondere a Silvio Berlusconi – dice Crocetta – questa Zona franca urbana era bloccata dal 2009, quando il governo di centrodestra non fece alcunché. Nella migliore delle ipotesi – aggiunge Crocetta – il governo nazionale aveva approvato tre sole zone franche urbane, una a Librino, una a Gela, una ad Erice. Noi ne abbiamo approvate 18, compresa Lampedusa, quella Zona franca urbana che promise e per cui non aveva fatto nulla. Altro che governo immobile. Il governo invece l’anno scorso ha utilizzato tutti i fondi europei, ha messo 150 milioni euro, e nella prossima programmazione metteremo altri 150 milioni euro di euro”.
Secondo Crocetta, le Zfu sono “un’occasione unica per lo sviluppo di quartieri come Librino, ma anche di altre zone della Sicilia, dove potranno nascere attività senza pagare tasse e contributi ai lavoratori per cinque anni, e negli altri cinque anni verseranno il 50%. Se questa misura si assomma a quella del piano giovani, che prevede grandi incentivi per gli studi professionale per le aziende che assumono giovani, praticamente c’è la possibilità per i catanesi non solo di valorizzare Librino – conclude il governatore – ma di creare imprese veramente concorrenti che possono svilupparsi nel mercato”.