”Intensificheremo l’azione antimafia” dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, dopo aver appreso la notizia della busta contenente un proiettile, indirizzata proprio al governatore, intercettata dal servizio di sicurezza di Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza. “Questo è il risultato anche di chi con toni verbali estremizza. Quando si parla di colpi di Stato alla siciliana uno degli esempi è questo”.
“Cosa cambierà? – continua Crocetta – Mi sono candidato alla presidenza alla Regione per decidere di buttare fuori la mafia e il malaffare. Questo mio programma sarà portato avanti fino in fondo, anche correndo i rischi più estremi”.
“Da presidente della Regione – aggiunge a margine di un incontro nel popoloso rione Librino di Catania – ho ricevuto una serie di minacce che non ho neanche reso pubbliche. Del resto ho toccato e denunciato tante cose, abbiamo denunciato il malaffare delle Asp, nella sanità, nelle assicurazioni, nei beni culturali, nei lavori pubblici. C’è una serie infinita. Nel mio caso – chiosa Crocetta – dire che non te l’aspetti è proprio guardare la rubrica telefonica…”.
Al governatore, intanto, è arrivata la solidarietà da parte di tutti gli schieramenti dello scacchiere politico, che hanno usato parole di condanna per definire l’atto intimidatorio.