Durante una conversazione telefonica, il presidente russo, Vladimir Putin, ha difeso con il cancelliere tedesco Angela Merkel, e il premier britannico, David Cameron, la legittimità delle misure adottate dalle autorità della autonomia ucraina ribelle di Crimea, che sta cercando di aderire alla Russia.
“Putin ha sottolineato che i passi intrapresi dalle legittime autorità della Crimea, si basano sul diritto internazionale”, ha fatto sapere il Cremlino, in riferimento alle misure come il referendum che si terrà il 16 marzo per l’annessione della Crimea alla Russia.
I leader, informa in una nota la presidenza russa, “hanno scambiato dei punti di vista sui possibili sforzi della comunità internazionale per risolvere” la situazione in Ucraina. Della crisi hanno parlato anche il ministro degli esteri russo Lavrov e il suo collega tedesco Frank-Walter Steinmeier.
Il primo ministro ucraino, Arseniy Yatseniuk, avverte la Russia: non vi cederemo “neppure un centimetro” del nostro territorio. “Questa è la nostra terra”, ha sottolineato nel corso di una manifestazione con migliaia di persone a Kiev, in onore dell’eroe nazionale Taras Shevchenko.
Opposta la posizione del premier della Crimea, Serghiei Aksionov, “Questa è la Primavera della Crimea”, ha detto, scatenando l’urlo “Russia, Russia!” delle migliaia di manifestanti filo-russi in piazza Lenin a Simferopoli. “Il 16 marzo sarete voi a decidere il destino della Crimea”, ha aggiunto.
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