Il governo corre ai ripari per cercare di evitare altri casi come quello Avastin-Lucentis. L’Aifa sarà riformata, e in cantiere c’è anche una nuova legge. Lo ha riferito a ‘Repubblica’ il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Le dichiarazioni del ministro arrivano dopo la maximulta che l’Antitrust ha fatto a Novartis e Roche per essersi accordate al fine di tenere sul mercato il medicinale più caro tra i due da loro prodotti contro la maculopatia.
“Si tratta di una vicenda odiosa – sottolinea Lorenzin – che rischia di gettare un’ombra su quanto fatto dall’industria farmaceutica in questi anni per aumentare trasparenza e collaborazione con il sistema sanitario. Abbiamo visto molti passi in avanti ma purtroppo casi del genere finiscono per colpire negativamente un intero settore”.
In merito all’Agenzia del farmaco, “Ho intenzione di riorganizzarla – dice Lorenzin – anche approfittando del fatto che a giugno scadono tutte le cariche. Sono gli stessi componenti di Aifa ad avermi chiesto di renderla uno strumento ancora più efficace ed efficiente. Vogliono strumenti per lavorare di più, con rapidità e funzionalità.
“Dobbiamo scegliere le persone giuste per i comitati. Devono essere composti – aggiunge Lorenzin – da professionisti di alto profilo, che si dedichino a tempo pieno all’agenzia regolatoria e non facciano anche altro, come succede adesso. E ci vuole ricambio”.
Il ministro riferisce di aver ricevuto “una mail degli oculisti poco dopo essermi insediata. Così ho chiesto un approfondimento ad Aifa, da dove mi hanno spiegato che c’e’ un problema di effetti collaterali con l’Avastin. Inoltre mancano i dati sul suo uso nelle Regioni, il dosaggio dà problemi e infine una norma rende impossibile l’uso di medicinali per indicazioni non previste se ci sono altri prodotti autorizzati proprio per quella patologia. Allora ho ricevuto gli oculisti, che negli ultimi mesi saranno venuti al ministero almeno quattro volte. Ho mandato altre due lettere ad Aifa per chiedere nuove spiegazioni, una in occasione della risposta ad una interrogazione di Ncd”.
La Lorenzin annuncia in fine di aver “chiesto ai miei uffici una valutazione tecnica approfondita perché ho intenzione di proporre una legge che permetta di introdurre nel sistema sanitario, su parere dell’Aifa, i farmaci off label anche per motivi economici. Ovviamente deve esserci la massima sicurezza per i pazienti. Si tratta di una norma simile a quella presentata dall’ex ministro Renato Balduzzi a suo tempo e respinta dal Parlamento per motivi che sto cercando di conoscere”.