C’è la gelosia dietro l’omicidio di Assunta Cignano, 43 anni, uccisa a coltellate in pieno giorno dal convivente dietro al bancone del bar “Psyco cafè” di Vigevano, in provincia di Pavia, che gestivano insieme.
È stato lo stesso convivente, Francesco Albano, 71 anni, a dichiararlo ai carabinieri di Vigevano, ai quali si è consegnato subito dopo l’omicidio. Secondo la dichiarazione resa da Albano, l’uomo accusava la convivente di avere un’altra relazione.
La coppia, che conviveva da anni, aveva due figlie di 19 e 16 anni. È stata la figlia maggiore a dare l’allarme, intorno alle 12 di oggi, quando ha visto che la madre non rispondeva al telefono. Il titolare di un negozio vicino le ha detto che il padre aveva chiuso la saracinesca. L’uomo era andato a costituirsi: “Ho fatto una sciocchezza, lei aveva un altro”, ha detto ai carabinieri.
In passato la coppia era stata vista litigare animatamente più volte. Stavolta a far scattare era stata la decisione di Tina, così chiamavano la vittima, di trasferirsi a casa del nuovo compagno, una guardia giurata. Albano, convinto che l’uomo si trovasse nel locale con la moglie, è entrato per affrontarlo ma sarebbe nata una discussione con lei poi sfociata in tragedia.