“I miei alleati parlano sempre di rimpasto, è un tema che gli piace molto”. Non risparmia il sarcasmo, il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, rispondendo alle pressioni dei suoi alleati e del suo stesso partito, il Pd, per la formazione di una nuova giunta di Governo. “Dopo la riforma delle province e dei liberi consorzi discuteremo. La prossima settimana – annuncia – convocherò tutti i partiti e vedremo. Sono certo comunque che troveremo un accordo che accontenti tutti”.
Quando all’azzeramento suggerito dall’esponente del Pd, Antonello Cracolici, il governatore commenta: “Mi spieghino perchè! Noi abbiamo lavorato benissimo. Non si può chiedere l’azzeramento. Si deve capire – dice il presidente della Regione, da Vittoria, in provincia di Ragusa – quanto bene abbiamo lavorato. Partire da zero non mi sembra corretto e non lo faremo”. Cracolici, ha concluso, “può chiedere ciò che vuole, mi interessa poco”.
Si annuncia però come un muro contro muro l’incontro-scontro tra Crocetta e il Pd, soprattutto alla luce delle dichiarazioni del neo segretario regionale, Fausto Raciti: “Bisogna ricominciare da capo. Altrimenti non mi presto. Mi siedo non per parlare di rimpasto, ma dell’inizio di un nuovo governo”.
E sull’ingresso di politici e deputati in giunta aggiunge: “È chiaro che c’è l’ambizione di esprimere le nostre persone di riferimento in una compagine più politica e meno tecnica. Credo si debba definire un programma e assieme a Udc, Articolo 4 e Drs stabilire gli strumenti per partecipare”.