Realizzava in casa documenti, certificati assicurativi, diplomi, ma anche banconote falsificate pronte a essere spese in alcuni Paesi dell’Europa. Erano alcuni dei ‘prodotti’ di una ‘stamperia’ allestita nell’abitazione di un 39enne catanese, Salvatore Guglielmino, che è stato arrestato in flagranza di reato da carabinieri della compagnia Piazza Dante e dal comando Antifalsificazione monetaria.
L’uomo, in passato titolare di una tipografia nel centro storico di Catania, è accusato di falsificazione di monete, detenzione di strumenti atti alla falsificazione e falsità materiale. Gli stessi reati sono stati contestati a sua madre, denunciata in stato di libertà.
Le indagini, sviluppate mediante l’utilizzo di sofisticate tecnologie in possesso dei carabinieri dell’Antifalsificazione monetaria di Roma, hanno consentito di poter individuare nello storico quartiere di San Cristoforo di Catania un appartamento adibito a vera e propria stamperia di documenti e banconote false pronte ad essere messe in circuito nel territorio dell’Unione Europea.
Ad innescare la macchina investigativa è stata la segnalazione da parte di Europol, che nei mesi scorsi aveva accertato la presenza in Italia, Spagna, Germania e Malta, di banconote false di ingente valore riconducibili ad attività di contraffazione che aveva come centro di produzione Catania. Carabinieri hanno perquisito l’abitazione di madre e figlio, rinvenendo tutta la strumentazione idonea alla produzione del denaro: diversi computer, scanner e stampanti, nonché banconote del taglio di 10 euro per un valore complessivo di 10.000 euro oltre a numerosi blocchetti di certificati assicurativi contraffatti e vari diplomi di attestazioni di qualifiche professionali.