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La quasi totalità dei dipendenti della St e della Micron di Catania, ha aderito allo sciopero di 8 ore indetto unitariamente per oggi. I lavoratori hanno dato vita a un presidio presso i cancelli della St, per protestare contro gli esuberi di Micron e per chiedere rassicurazioni sul futuro di St.
La protesta, indetta contro i tagli annunciati da Micron, che ha rilevato da Stm la divisione memorie Numonyx e che ha deciso di tagliare 420 posti in Italia, 128 dei quali a Catania, si è conclusa alle 14. Gli scioperi in St continueranno sino a domenica con l’esaurirsi dei turni di lavoro. Un migliaio di persone – secondo quanto riferiscono ancora le organizzazioni sindacali di categoria – hanno preso parte ad una manifestazione organizzata stamattina davanti i cancelli della St.
Luca Vecchio, vice segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, precisa che che “nonostante la preoccupazione dei lavoratori, la Regione Sicilia oggi ha disertato l’incontro convocato al Mise”, finalizzato alla stesura di un documento per lo sviluppo strategico del settore e all’individuazione di piani di sviluppo che permettano l’accesso, da parte delle istituzioni locali, ai fondi strutturali e alle risorse stanziate dall’Ue per la microelettronica nell’ambito di Orizzonte 2020.
“Si tratta di un’assenza incomprensibile e ingiustificabile – prosegue il sindacalista – perché non ci si possono permettere ritardi e tentennamenti di fronte ad occasioni cosi’ importanti, e si deve passare dalle parole ai fatti con responsabilità per evitare il progressivo declino”.
Linda Vancheri si è presentata alle 15, nel secondo tavolo previsto al Mise per il settore elettronico intervenendo anche sul documento siciliano previsto per la microelettronica, che potrebbe essere pronto già nelle prossime settimane, e che include il “big player” Stm. Si tratta di un piano per sviluppare le filiere specifiche e che definisce importanti innovazioni per la crescita di nuove realtà tecnologiche, partendo da quelle esistenti.