In scena al Teatro Libero di Palermo, questa sera e domani alle 21, lo spettacolo di danza e recitazione “Ma-shalai” della compagnia di ballo Petranura danza, dell’associazione culturale Megakles Ballet di Lentini, in provincia di Siracusa. La performance dura un’ora soltanto, un’ora in cui l’essenza della sicilianità è raccontata in ogni sua sfaccettatura millenaria – da Archimede a Giovanni Falcone, passando per Elio Vittorini – con sguardi, espressioni, movimenti lenti o spasmodici, gesti che catturano lo spettatore in un vortice e lo abbandonano soltanto a luci spente.
Ma-shalai ha il suono di un’espressione esotica, richiama terre lontane, ma molto più semplicemente (sorprendentemente, a ben pensarci) definisce inequivocabilmente quel momento di profonda, ma breve se non effimera, e in taluni casi illusoria, goduria che i siciliani sperimentano alle volte.
In Sicilia va tutto a rotoli? E io ballo. Nel cervello la gente “ci chianta i cipuddi” (trad. ci pianta le cipolle)? E io ballo. Nelle case dei siciliani conta più la stanza di ricevimento che una libreria? E io ballo. “Io me la scialo“, sembrano dire Salvatore Romania, Claudia Bertuccelli e Valeria Ferrante, correndo e battendo sul palco, danzando in fin dei conti. Sulle note, e i rumori, che vibrano in platea, suonate dal vivo da Michele Conti e Hilmar Pintaldi.
A Laura Odierna, coreografa con Romania dello spettacolo, il compito di sensibilizzare il pubblico sulla necessità di credere ancora nello Statuto speciale della Regione Sicilia, che potrebbe caratterizzare questa terra e darle nuova vita come mai ancora è stato fatto. Nonostante la compagnia annunci chiaramente: “Lungi da noi l’idea di fare una ennesima denuncia”, lo spettacolo, proprio in questo momento didascalico, perde un po’ d’intensità. È qualcosa di già visto e sentito.
Ma poi i tre protagonisti tornano a ballare e il sangue torna a circolare con la foga di un siciliano nel momento dello scialo.