Tra le priorità del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, “c’è la questione dell’eccessivo cuneo fiscale”. È essenziale “aggredire le cause di fondo della debole competitività delle imprese – dice il titolare del dicastero di via XX settembre in un’intervista al Sole 24 Ore – e l’obiettivo è concentrare tutto l’intervento in una direzione: tutto sulle imprese, e quindi Irap e oneri sociali, oppure tutto sui lavoratori, attraverso l’Irpef”.
Ai 2,5 miliardi stanziati da Letta, ora il governo del neo premier Matteo Renzi potrebbe aggiungerne altri 7,5. “Agiremo concentrando le risorse per un intervento forte. Le coperture – spiega Padoan – arriveranno dalla spending review con 5 miliardi sul 2014. Altri soldi potrebbero arrivare dai minori interessi sui titoli pubblici che l’Italia dovrebbe pagare quest’anno. Infine c’è la possibilità di avere altre entrate dal rientro volontario dei capitali”
E sul deficit italiano aggiunge: “Non dobbiamo tornare oltre il 3 per cento”. Sui provvedimenti attuativi Padoan annuncia la costituzione di una task force per abbattere l’arretrato, mentre nel prossimo Consiglio dei ministri potrebbe arrivare un provvedimento per lo sblocco di 60 miliardi di vecchi debiti della P.a.
E sulle voci circolate su un presunto dualismo con Renzi? “Ogni volta che vedo il presidente del Consiglio – sottolinea – ci chiediamo chi metta in giro queste voci. Una contrapposizione cosi’ farebbe molto male al Governo”.
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