“Non ho nulla da dire, è una cosa privata, è un dolore personale molto forte”. Così Franco Battiato commenta all’ANSA la morte a Catania del filosofo Manlio Sgalambro, autore di moltissimi dei suoi testi e amico da decenni.
“Con Manlio Sgalambro scompare una personalità eclettica, autentico ponte tra la cultura classica e la società odierna: filosofo, scrittore, poeta, paroliere, cantautore, sceneggiatore, sapeva sempre mettersi in gioco, scommettersi, grazie a quella sua eterna curiosità che lo portava a essere sempre giovane, nel più profondo dell’anima”. Così il sindaco di Catania, Enzo Bianco, commenta la morte del filosofo.
“Il suo sodalizio con Franco Battiato – ricorda Bianco – ci ha donato, per quasi vent’anni, geniali intuizioni e indimenticabili canzoni e opere. Noi Catanesi, suoi concittadini, dobbiamo dimostrare grande compostezza in questo momento. Non a caso Sgalambro – conclude il sindaco di Catania – nel libretto dell’opera ‘Il Cavaliere dell’Intelletto’, scrive che ‘Il nascere e il morire sono i due momenti unicamente reali'”.