Ammonta a circa 350 milioni di euro la manovra bis che l’assessore regionale all’Economia Luca Bianchi, ha illustrato stamani a sindacati e associazioni datoriali; dopo l’ok da parte della giunta il disegno di legge sarà trasmesso all’Assemblea regionale. L’obiettivo è quello di recuperare almeno parte dei 560 milioni bloccati dal commissario dello Stato e transitati nel fondo a copertura dei residui attivi inesigibili.
“Dall’incontro con il partenariato economico e sociale, in occasione della presentazione delle linee generali della nuova manovra finanziaria, che ha messo in evidenza lo stato particolarmente difficile della congiuntura economica regionale e i vincoli stringenti di tenuta dei conti pubblici, l’assessore per l’Economia, Luca Bianchi, ringraziando i rappresentanti dei soggetti istituzionali e delle forze economiche e sociali presenti all’incontro, raccoglie e rilancia la volontà di intraprendere un nuovo percorso costruttivo di collaborazione per il buon governo”. È quanto si legge in una nota dell’assessorato all’Economia.
“Su tutte le risorse disponibili, ordinarie e straordinarie, regionali ed extraregionali, da impiegare per lo sviluppo della Sicilia e la coesione economica, sociale e territoriale – prosegue la nota – opererà un ‘Tavolo permanente per la programmazione economica e finanziaria della Regione’, che si riunirà con cadenza mensile, anche attraverso commissioni specifiche a cui parteciperanno organi politici e tecnici dell’amministrazione regionale”.
Il Tavolo permanente “affronterà problematiche e iniziative di rilancio dell’economia regionale, a partire dalla riforma del sistema del credito e dalla programmazione operativa delle nuove risorse per il ciclo 2014/2020, al fine di definire nell’ambito delle indicazioni europee e nazionali, le priorità specifiche di intervento in Sicilia per il mondo produttivo e del lavoro, attivando il patrimonio di conoscenza e la capacità di proposta degli enti locali, delle associazioni imprenditoriali, dei sindacati dei lavoratori e delle organizzazioni del terzo settore”.
Critico il segretario regionale della Cna Sicilia, Mario Filippello: “E’ una proposta inaccettabile, che si limita al pagamento degli stipendi di 140 mila dipendenti diretti e indiretti dimenticando gli altri 5 milioni di siciliani: nella manovra-bis, infatti, non c’è alcuna traccia di misure per lo sviluppo”.
“Questa manovra di fatto si limita a coprire il pagamento degli stipendi di regionali e forestali – prosegue Filippello – ma rinvia ogni misura per sostenere lo sviluppo e il lavoro produttivo. La classe dirigente di questa Regione si fermi e ascolti la voce della Sicilia che produce e che lavora. Al governo e al Parlamento – prosegue Filippello – chiediamo di assumersi le loro responsabilità di fronte ad una situazione difficilissima: servono misure per il sostegno alle imprese e per il credito, e soprattutto bisogna riaprire la concertazione con le parti sociali per utilizzare i fondi europei a disposizione, sia quelli residui del programma 2007/2014 che quelli del programma 2014/2020″.
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