“E l’Oscar va a: La grande bellezza!” Dopo il Golden Globe e il BAFTA, l’oscar europeo, arriva il tanto atteso premio Oscar, per il film di Paolo Sorrentino.
Discorso breve quello del regista italiano, che ritira il premio insieme a Toni Servillo il protagonista del film e il produttore. Sorrentino ringrazia le sue fonti di ispirazione: i registi Federico Fellini e Martin Scorsese, i Talking Heads ma anche, stupendo un po’ tutti, il calciatore Diego Armando Maradona. “Sono quattro campioni che mi hanno insegnato cosa vuol dire fare grande spettacolo”, ha detto Sorrentino subito dopo la premiazione con la prestigiosa statuetta.
Evidentemente la “bellezza” porta bene all’Italia, che non vinceva la statuetta da 15 anni, dall’ormai mitico “Roberto!” urlato da Sophia Loren nel 1999, quando è stato premiato “La vita è bella” di Benigni.
Grande soddisfazione per il nostro paese e per la città di Roma, dove erano stati allestiti per l’occasione dei maxischermi per la visione della cerimonia.
Sul web immediati i primi commenti, in particolare un semplice “YES!!!!!” su twitter, dal collega di Sorrentino, Gabriele Muccino che già nel pomeriggio aveva espresso la propria certezza sulla vittoria de “La grande Bellezza”, violando i consueti riti della scaramanzia.
Il film, del 2013, è girato ed ambientato a Roma e mette in contrasto la straordinaria bellezza della città, con la decadenza del protagonista e dei personaggi che girano intorno alla sua figura.
È Jep Gambardella il protagonista, interpretato da Toni Servillo, un sessantacinquenne che possiede un fascino che il tempo non ha potuto scalfire. È un giornalista affermato che si muove tra cultura alta e mondanità, che ha scritto un solo libro, da ragazzo. I personaggi che gli girano attorno sono interpretati da numerosi attori italiani, tra i quali spiccano Carlo Verdone, Sabrina Ferilli e Isabella Ferrari.
Un film diverso, dalla narrazione un po’ surreale, che ha riportato il cinema italiano ad essere apprezzato in giro per il mondo. E’ il tredicesimo riconoscimento per un film italiano: l’ultimo, come detto, fu La Vita è bella con Roberto Benigni sul palcoscenico nel 1999, il primo fu Sciuscià di Vittorio De Sica nel 1947.
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